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Il progetto finanziato POR FESR LAZIO 2007/2013 – REGIONE LAZIO realizzato dalla 3V Chimica in collaborazione con il l’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR ha lo scopo di realizzare uno strumento analitico innovativo che consente lo studio e la caratterizzazione delle interazioni chimiche e fisiche tra un composto gassoso/liquido/solido e materiali di diversa natura (es. plastici, metallici o biologici). Tale peculiarità lo rende utilizzabile direttamente nel campo della sensoristica e della bio-sensoristica.
Il cuore del dispositivo è un trasduttore a onda acustica micrometrica (microbilancia elettronica) con un sistema di attuazione termica, capace di rilevare variazioni di massa dell’ordine dei nanogrammi dovute a processi di interazione tra il materiale depositato sulla sua superficie (materiale sotto misura) e ciò che lo circonda (solido, liquido, gassoso).
Grazie alle ottime prestazioni del sensore, dell’elettronica di controllo e di un software dedicato, potrà misurare e visualizzare, in tempo reale le variazioni chimico-fisiche del materiale sotto misura, dovute sia a variazione di massa che di viscosità in particolare quest’ultima espressione delle forze di interazione tra il materiale e il liquido che lo circonda.
Le ridotte dimensioni del sensore (~1 cm^3), l’elevata sensibilità, i ridotti consumi (pochi watt) e il costo contenuto, rendono il dispositivo innovativo e utilizzabile con successo in diversi ambiti come:

  • nei sensori chimici, per lo studio di materiali chimicamente interattivi utilizzati per la rilevazione di gas tossici o inquinanti;
  • nelle biotecnologie, per lo studio di materiali impiegati nello sviluppo di biosensori (es. enzimi, cellule, anticorpi, proteine, DNA);
  • in termo-gravimetria, per studiare la presenza di solventi, acqua o altri composti volatili in materiali di tipo solido (es. terre, legno, plastiche, …).

Lo strumento comprende anche un software specifico per gestire tutte le fasi di misura nei diversi ambiti di applicazione.
Il dispositivo è concepito in maniera modulare: basterà difatti sostituire la camera di alloggiamento del sensore per adattarlo a ognuna delle diverse applicazioni (gas, liquido o solido), mantenendo invariati il modulo di controllo e il software.